La Terra Santa è, oltre ogni dubbio, il luogo sulla terra dove è possibile sentire più intensamente la vicinanza con le vicende dei vangeli, tanto da essere essa stessa definita più volte un vero e proprio vangelo, fatto non di parole ma di pietre, di strade, di templi, di arte. Camminare per le strade di Gerusalemme è camminare sui passi di Cristo e dei Dodici, anche in senso fisico.
Non conta quante volte si è visitata la Terra Santa: ogni volta si compie un viaggio completamente nuovo, ogni volta si può leggere quel meraviglioso libro in una maniera diversa.
L’arrivo del mese di maggio – il mese mariano per eccellenza – può essere l’occasione ideale per andare (o ritornare) nei luoghi della Bibbia, questa volta per percorrere con particolare immersione i siti associati alla Vergine, al suo essere Madre di Dio e figura fondante della Chiesa, fin dai suoi albori.
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Ain Karem è un antico quartiere di Gerusalemme, situato a pochi chilometri dalla Città Vecchia, in cui secondo la tradizione hanno vissuto Santa Elisabetta e suo marito San Zaccaria, i genitori di San Giovanni il Battista. Proprio ad Ain Karem, dunque, sarebbe avvenuto l’incontro tra Maria e Santa Elisabetta, sua cugina, occasione nella quale la Madre di Gesù proclama la stupenda preghiera del Magnificat. Dal canto suo, Elisabetta, salutando Maria ispirata dallo Spirito Santo, le si rivolge con le parole “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo”, in qualche modo “scrivendo” così in quell’occasione la seconda parte dell’Ave Maria, il cui incipit era stato pronunciato dall’Arcangelo Gabriele. Nel luogo dove la tradizione identifica da sempre il teatro questi accadimenti sorge oggi la splendida Chiesa della Visitazione, una delle tappe del tour della Terra Santa proposto da Io Viaggio con Dio. Quale luogo migliore per recitare le preghiere più care alla devozione mariana di quello in cui hanno avuto origine?
Quello che invece i vangeli non ci raccontano sono i fatti relativi alla morte di Maria, ma questo non stupisce certamente i fedeli. Secondo le credenze di molte chiese cristiane, infatti, la Madre di Dio non ha lasciato questa terra con un comune trapasso, ma è stata direttamente e fisicamente assunta in cielo (ricorrenza celebrata dai cattolici il 15 agosto di ogni anno). La tradizione legata a questi fatti è praticamente millenaria: il primo scritto a parlarne è un testo apocrifo del II secolo, il Transito di Maria, che ambienta l’avvenimento sul Monte Sion. Proprio su questa altura gerosolimitana, situata vicino alla Porta Sion, è edificata la Basilica della Dormizione, un edificio pregevole anche se relativamente recente, progettato agli inizi del XX secolo dall’architetto Heinrich Renard sul modello della cattedrale carolingia di Aquisgrana. Lì, venti secoli fa, il divino ha fatto irruzione per strappare alla terra una creatura più celeste che umana, oggi è possibile per tutti ripercorrere le strade e toccare le pietre testimoni di quell’evento unico.
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