La cattedrale di San Giacomo di Compostela, è la chiesa madre dell’arcidiocesi di Santiago di Compostela e uno dei massimi santuari cattolici del mondo; al suo interno, nella cripta, i fedeli venerano le reliquie dell’apostolo San Giacomo Maggiore, considerato il patrono di Spagna.

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La cattedrale, è famosa in tutto il mondo, in quanto è la meta finale del Cammino di Santiago, ovvero dello storico pellegrinaggio di origine medievale, che si snoda in un percorso di circa 800 km tra la Francia e la Spagna e che in base al sentiero scelto e all’allenamento di chi lo pratica, può durare anche un mese.

Secondo la leggenda, infatti il corpo dell’apostolo Giacomo il Maggiore fu rinvenuto nel IX secolo nell’area dove sorge la cattedrale.

Una prima chiesa intitolata al santo venne di conseguenza costruita all’inizio del IX secolo, per volere di Alfonso II delle Asturie. Successivamente, nell’899, sotto re Alfonso III, la prima chiesa fu rimpiazzata da un’altra più grande, in stile protoromanico.

La cattedrale di Compostela

Nel 997, durante il saccheggio della città di Santiago de Compostela da parte dei berberi comandati da Almanzor, la chiesa protoromanica venne incendiata e le sue porte e campane fatte trasportare, dagli schiavi cristiani, alla grande moschea di Cordoba.

L’inizio dei lavori dell’attuale cattedrale di conseguenza risalgono al 1075.

Il tempio, in stile romanico, venne completato nel XIII secolo e consacrato nel 1211, alla presenza del re Alfonso IX di León.

In stile barocco, la fachada do Obradoiro, fu edificata da Fernando de Casas Novoa, tra il 1738 e il 1750, allo scopo di proteggere il portico della Gloria dai danni delle intemperie alle quali era esposto.

La facciata rivolta a occidente, verso l’omonima piazza, costituisce l’ingresso principale della cattedrale ed è preceduta da una scalinata monumentale, realizzata nel 1606.

Ai lati della facciata, si innalzano le due torri, di origine medievale, alte 76 metri; nella torre destra, detta torre das Campás, si trova la statua di santa Maria Salome, madre di san Giacomo, mentre la statua di Zebedeo, padre dell’apostolo, orna la torre sinistra, detta la torre da Carraca.

Superato il portale della facciata barocca dell’Obradoiro, si entra nel nartece della cattedrale, noto come portico della Gloria.

Il portico è un capolavoro della scultura romanica, costruito per volere di re Ferdinando II di León tra il 1168 e il 1188, ad opera del Maestro Mateo.

Il portico è costituito da tre campate voltate a crociera e presenta tre portali scolpiti, tramite i quali si accede alle navate.

Il portale centrale, il più grande, è architravato e diviso al centro da una colonna, dove campeggia la statua dell’apostolo Giacomo.

Sulla lunetta si trova la rappresentazione scolpita della corte della Gerusalemme Celeste, secondo la descrizione dell’Apocalisse di Giovanni, con al centro il Cristo in Maestà, circondato dai “quattro esseri viventi”, simbolo degli evangelisti, da angeli e dalle anime dei giusti.

Sugli stipiti poi vi sono le statue di apostoli e profeti.

La Capela Maior (il coro o presbiterio) è il cuore della cattedrale.

Vi si trova il sontuoso altare maggiore, sormontato da un baldacchino. L’altare, in stile barocco, opera di Juan de Figueroa, risale alla fine del XVII secolo e contiene la statua in pietra di San Giacomo, opera del XIII secolo influenzata dal maestro Mateo, ricoperta da un mantello d’argento.

I pellegrini, salendo una scala situata dietro l’altare, hanno accesso a un angusto spazio dal quale è possibile abbracciare la statua e baciare il mantello.

La cripta, sotto l’altare maggiore, mostra la sottostruttura della chiesa del IX secolo.

Questa era la destinazione finale dei pellegrini, infatti qui sono ospitate  le reliquie di San Giacomo e di due suoi discepoli, San Teodoro e Sant’Atanasio, all’interno di un reliquiario d’argento, che venne messo nella cripta solo dopo l’autenticazione dei suddetti resti ad opera di Papa Leone XIII, nel 1884.

C’è da precisare comunque che nel corso del tempo, il luogo di sepoltura del santo era stato quasi dimenticato.

A causa delle regolari incursioni olandesi e inglesi, infatti le reliquie erano state trasferite nel 1589 dal loro posto originario sotto l’altare principale in un posto più sicuro e furono in seguito riscoperte soltanto nel gennaio del 1879.

In definitiva, la cattedrale di Santiago di Compostela, rappresenta la destinazione del pellegrinaggio più conosciuto al mondo, un’esperienza che dovrebbe essere fatta almeno una volta nella vita, non solo dal punto di vista religioso e spirituale, ma anche per riscoprirci interiormente, attraverso un cammino di purificazione e di distacco dalla mondanità del mondo.

 

 

 

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